Desiderare maree sconosciute
attendere inerme
il tuo sorriso traboccante
sarcasmo e perfidia
un suono provocante
E intanto
i cieli risuonano
melodie passate
frutto di un presente ingombrante
una carezza raccapricciante
Desiderare cieli nascosti
attendere inerme
la tua assenza ingannevole
disgusto e paura
un appuntamento fisso
E poi
la terra urla pazientemente il suo dolore
senza che nessuno possa ascoltare
radici lontane di un presente scomodo
che non sembra volermi lasciare
Desiderare coraggiose mani
veder realizzate le mie vane speranze
tocco delicato
tocco d'amore
odo il profumo sconosciuto della vittoria
desidero averlo per me
desidero essere altrove
oltre queste onde
oltre questo orizzonte
abbracciando solo il tuo piccolo sincero umile cuore
desiderare di avere la forza
per afferrare questa stella
...
2 commenti:
Cara Asia, come stai? La prima parte della poesia mi ha trattenuto qui... Ho imparato dalla vita che giudicare fa male, prima di tutto a se stessi. Il giudizio allontana, porta l’altro a difendersi... Ho imparato che, se ho pazienza di ascoltare fino in fondo, le motivazioni del comportamento dell’altro possono essere diverse da quelle attribuite da me... Ho imparato che, solo nel dialogo e nell’ascolto con il cuore, dopo avere azzerato ogni forma di giudizio, posso crescere dando anche all’altro l’opportunità di toccare la meraviglia di ciò che è. Non sempre è facile, lo so... ma vale la pena continuare ad allenarsi... Il volto di entrambi potrebbe così illuminarsi della luce della stessa stella? Un abbraccio
Sospendere il giudizio spesso è difficile ma è necessario per guardare e accogliere l'altro nella sua vera essenza, solo così potrà esserci una relazione o incontro realmente autentico e costruttivo per entrambi. Umiltà è forza, atto d'amore, conoscenza.
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