E in macchina tornando a casa ascoltavo quel pezzo dei Verve.
La dolce notte stava scivolando via veloce
come la nostra età piccola
bella come quella luna che benigna ci guardava.
Tu eri di fronte a me quella sera
io imbarazzata sapevo solo guardarti
e silenziosa ascoltavo le tue mani
lentamente accarezzare il dolore ignorato
scivolava piano la paura che avevo
ogni dubbio cancellato da quei tuoi occhi scuri
mentre mi guardavi io sapevo essere solo silenziosa.
La piazza chiacchierava intorno a noi
in fondo a tutti i nostri dubbi
io potevo starti vicino e non sentire freddo
e tu sapevi ascoltarmi anche se non parlavo
sapevi leggere nello sguardo che ti offrivo
ci rincorrevamo con le nostre parole le battutine
come due bambini che rimasti soli
si univano nel loro abbraccio solo per ricevere calore.
E la luna ci guardava così dolce nel suo chiarore.
Make it happen.
Me lo scrissi sulla porta al mio rientro.
Tu già dormivi e io inutilmente provai a svegliarti per chiederti cosa fosse quella carezza
che inaspettatamente mi lasciasti tra le scale e le stelle.
La mattina dopo l'aria già ti aveva catturato
per un pò avevamo avuto il privilegio
di sognare insieme l'impossibile.
Sorridevo timida al tuo pensiero
senza sapere dove ci avrebbe condotto quell'infantile e tenera danza.
La dolce notte stava scivolando via veloce
come la nostra età piccola
bella come quella luna che benigna ci guardava.
Tu eri di fronte a me quella sera
io imbarazzata sapevo solo guardarti
e silenziosa ascoltavo le tue mani
lentamente accarezzare il dolore ignorato
scivolava piano la paura che avevo
ogni dubbio cancellato da quei tuoi occhi scuri
mentre mi guardavi io sapevo essere solo silenziosa.
La piazza chiacchierava intorno a noi
in fondo a tutti i nostri dubbi
io potevo starti vicino e non sentire freddo
e tu sapevi ascoltarmi anche se non parlavo
sapevi leggere nello sguardo che ti offrivo
ci rincorrevamo con le nostre parole le battutine
come due bambini che rimasti soli
si univano nel loro abbraccio solo per ricevere calore.
E la luna ci guardava così dolce nel suo chiarore.
Make it happen.
Me lo scrissi sulla porta al mio rientro.
Tu già dormivi e io inutilmente provai a svegliarti per chiederti cosa fosse quella carezza
che inaspettatamente mi lasciasti tra le scale e le stelle.
La mattina dopo l'aria già ti aveva catturato
per un pò avevamo avuto il privilegio
di sognare insieme l'impossibile.
Sorridevo timida al tuo pensiero
senza sapere dove ci avrebbe condotto quell'infantile e tenera danza.
7 commenti:
Dolcissima e reale... bellissima!
un abbraccio!
La Vita sa riservarti piccole e inaspettate gioie ... ti racconterò anche di questo .. :) Grazie e un abbraccio grande a te!
:) ed io saprò raccontarti di quella goccia e di una .."sorpresa"...?!...
Bacione!!!
Ci dobbiamo vedere sti giorni all'aquila... :)
ci risentiamo ok?!.. un bacio grande!! Ps: stasera vado alla mannoia ....
Ciao zoe,
mi piace molto come scrivi...
anch'io scrivo delle poesie e i tuoi versi mi ricordano tanto i miei...
mia piace la metafora del dolore ignorato...
oggi è stata una giornata terribile per me...quello che ho scritto è successo sul serio...grazie per essere passata.
Ciao Vale .. mi fa piacere sapere che apprezzi i miei scritti, anche a me piace molto il tupo spazio. E tutto ciò che scrivo, in un modo o nell'altro,inevitabilmente, ha sempre un pizzico di autobiografico .. di personale .. é così.
Grazie a te per il passaggio.
Bn Serata :)
:)
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