venerdì, maggio 31, 2013

Il Tempo

Passa.. a volte è impercettibile.. a volte è ridondante e pesante.. 
a volte è leggero e dolcissimo.. a volte trascorre troppo in fretta..
 altre sembra non finire mai... ma credo che il tempo sia un concetto del tutto relativo,
 una costruzione umana, 
un artificio "bello e buono" che gli uomini hanno creato.. 
il tempo non esiste.. siamo noi che vorremmo controllare e misurare tutto... 
sarebbe meglio e sicuramente più bello, seguire il cambiare delle stagioni,
 il sorgere del mattino e l'addormentarsi della notte, il sole e la luna...
 in completa estasi e in completo contatto con la natura,
 seguirne i ritmi e i cicli.. quelli fisiologici... 
allora si, che sarebbe un gran tempo... vissuto.... reale.. 


giovedì, maggio 30, 2013

I Sogni

Ci sono sogni da cui occorre svegliarsi, prima o poi; altri che giacciono assopiti per lunghi anni e poi riaffiorano all'improvviso, manovrati da apparente casualità; 
sogni che rimangono nascosti sotto la coltre nebbiosa della quotidianità e che sottilmente, a poco a poco, si fanno strada insieme alla nostra crescita personale; 
e ci sono sogni, poi, che non dovremmo mai lasciar scappare... 
sogni che sarebbe opportuno non lasciar morire mai.. e sono quelli per cui, individualmente, varrà sempre la pena battersi.. 
perché sono quelli i sogni che che danno senso alla nostra vita.



"La mancanza d’amore si cura aumentando l’amore."


Fuori dal liceo Mamiani di Roma è apparsa una scritta che diceva grossomodo: “Franca Rame ha goduto a essere stuprata”. Si tratta di un antico insulto alle donne vittime di violenza sessuale. Vuol dire che sei tanto troia che ti piace comunque. Chi ha scritto questa frase evidentemente non ha idea di molte cose. Mia madre fu ustionata con le sigarette accese e tagliata con le lamette. La perizia medica misurò tra l’altro una ferita lunga quasi 30 centimetri. Poi fu violentata dai componenti del commando fascista che l’aveva sequestrata armi alla mano. L’aggressione fu talmente disumana che perfino uno dei membri del commando, disgustato, chiese agli altri di smetterla e ricevette per questo un ceffone che lo riportò all’ordine. Ora io mi chiedo che idea del sesso abbia uno che è convinto che una donna possa godere ad essere violentata. E mi chiedo che piacere sessuale possano trarre le donne che si accoppiano con questo individuo. E mi chiedo di che dimensioni sia il deserto interiore di questo maschio rampante, e quanta paura debba avere di non essere all’altezza di un vero incontro d’amore e di passione. Forse se entrasse nelle scuole una buona educazione al sesso e ai sentimenti questo vuoto esistenziale potrebbe essere colmato nelle generazioni future. La malattia dell’Italia non è solo politica, è morale, filosofica e sentimentale. Molti non sanno neppure cosa siano i sentimenti. Vivono tenendo carcerate le loro emozioni. (…) Io non credo che l’Italia cambierà seguendo chi è bravissimo a denunciare la corruzione e la violenza del capitalismo ma si dimentica di parlare di amore, amicizia, tenerezza, sesso, parto dolce, sentimenti, emozioni, ascolto di sé, educazione non autoritaria, scuola comica, arte, valore della vita, necessità di dare un senso anche alla morte. Il futuro migliore lo si costruisce casa per casa, migliorando i nostri baci e smettendo di consumare energia elettrica prodotta dal petrolio. E scendendo per strada a distribuire abbracci gratis. La mancanza d’amore si cura aumentando l’amore.

                                                                 Jacopo Fo (25/02/2008)

Fuori dal liceo Mamiani di Roma è apparsa una scritta che diceva grossomodo: “Franca Rame ha goduto a essere stuprata”. Si tratta di un antico insulto alle donne vittime di violenza sessuale. Vuol dire che sei tanto troia che ti piace comunque. Chi ha scritto questa frase evidentemente non ha idea di molte cose. Mia madre fu ustionata con le sigarette accese e tagliata con le lamette. La perizia medica misurò tra l’altro una ferita lunga quasi 30 centimetri. Poi fu violentata dai componenti del commando fascista che l’aveva sequestrata armi alla mano. L’aggressione fu talmente disumana che perfino uno dei membri del commando, disgustato, chiese agli altri di smetterla e ricevette per questo un ceffone che lo riportò all’ordine. Ora io mi chiedo che idea del sesso abbia uno che è convinto che una donna possa godere ad essere violentata. E mi chiedo che piacere sessuale possano trarre le donne che si accoppiano con questo individuo. E mi chiedo di che dimensioni sia il deserto interiore di questo maschio rampante, e quanta paura debba avere di non essere all’altezza di un vero incontro d’amore e di passione. Forse se entrasse nelle scuole una buona educazione al sesso e ai sentimenti questo vuoto esistenziale potrebbe essere colmato nelle generazioni future. La malattia dell’Italia non è solo politica, è morale, filosofica e sentimentale. Molti non sanno neppure cosa siano i sentimenti. Vivono tenendo carcerate le loro emozioni. (…) Io non credo che l’Italia cambierà seguendo chi è bravissimo a denunciare la corruzione e la violenza del capitalismo ma si dimentica di parlare di amore, amicizia, tenerezza, sesso, parto dolce, sentimenti, emozioni, ascolto di sé, educazione non autoritaria, scuola comica, arte, valore della vita, necessità di dare un senso anche alla morte. Il futuro migliore lo si costrisce casa per casa, migliorando i nostri baci e smettendo di consumare energia elettrica prodotta dal petrolio. E scendendo per strada a distribuire abbracci gratis. La mancanza d’amore si cura aumentando l’amore.

Jacopo Fo (25/02/2008)

martedì, maggio 28, 2013

Verona

Gli studenti universitari con le loro pesanti quanto mai reali incertezze, 
libri di speranze tra le mani e parole di ammirevole gioia nei loro occhi; 
i turisti con le loro carte e gli zaini fermi a riposare sui sedili; 
i-pod distratti e pennarelli rossi sui quaderni di viaggio; 
fiori di morbida neve sul foulard di una ragazza;
 acqua che dal cielo alla terra scende a dissetare le nostre domande; 
un azzurro così profondo che se chiudi le finestre sul mondo, il vento ti accarezza 
e non fa male questo sole che scalda e promette stagioni migliori;
 batte il cuore più forte, sogna ragazzo, sogna.. 
e non smettere mai di lottare per ciò in cui credi.


domenica, maggio 19, 2013


"E il treno io l'ho preso e ho fatto bene. 
Spago sulla mia valigia non ce n'era, 
solo un pò d'amore la teneva insieme, 
solo un pò di rancore la teneva insieme."

Pablo - Francesco De Gregori



sabato, maggio 18, 2013

come il fruscio di foglie

Scintillante poesia
senza fiato
dinanzi gli occhi miei
Bellezza di un tramonto
la malinconia di un pensiero
la dolcezza del tuo volto
Anime che si sfiorano
si toccano con delicatezza
come il fruscio di foglie
amabilmente mosse dal vento
che si abbracciano nella brezza della sera
il loro suono è confortante 
è chiara sensazione che mi appartiene
emozione rubata da queste mani fobiche d'amore
Brillante scoperta nella notte che passa
caldo abbraccio 
silente avvicinarsi
La sconcertante consapevolezza
che ci apparteniamo già
prima ancora che i corpi si conoscano
.....



domenica, maggio 12, 2013

la verità è che ho paura


Lui: "La verità è che io ho paura..."
Lei: "E io no? Guarda che anch'io ho paura.. "
Lui: "Paura? Non ci credo.. sei sempre così forte e solare.. tu non puoi aver paura!"
Lei: "Certo.. e molto più spesso di quanto tu possa credere... 
Conviviamo ogni giorno con la paura. La paura di sbagliare, la paura di non fare la scelta giusta, la paura di essere fraintesi, la paura di ridere solo per nascondere il dolore, la paura di sentirsi in colpa, la paura di non esser capiti e la paura di non riuscire ad ascoltare l'altro, la paura di crederci in qualcosa.. e la paura di riuscire.. la paura di vincere e la paura di stare bene.. la paura dei rapporti umani... della felicità ma anche delle lacrime.. e poi, soprattutto, conviviamo con la paura di essere noi stessi. Ci vuole coraggio per essere se stessi in questo mondo"



Planare...

Dolcemente i sogni racchiudono le mani rincorrerò per sempre i tuoi occhi naufragare tra le tue braccia è mortale per me  ma è quasi ...