Alcuni affermano che oggi ci vuole coraggio per vivere.
Coraggio per essere se stessi, coraggio per affrontare nuove sfide, coraggio per mollare tutto e cambiare, coraggio per affermare con dignità una propria idea, inseguire un'ideale, professare la propria fede.
Coraggio. Che bella parola! Quanta passione, quanti sogni, quanta pazienza tessuta tra le trame di queste lettere...
Silente si fa la notte prima della battaglia, debole appare il vincitore agli occhi del suo nemico più spavaldo, inestimabile è l'emozione che si prova quando dopo tanti sacrifici, quel coraggio ci porta esattamente dove volevamo essere... o forse, il coraggio di azzardare, buttarsi, concedersi agli imprevisti della vita non ci porta quasi mai "esattamente" dove pensavamo di andare.
Ci vuole coraggio, mi dicono. Eppure quando ero bambina tutto mi appariva vero, reale, tutto sembrava essere il frutto spontaneo di ogni mio desiderio. Ora, quel coraggio devo ricavarlo quasi a forza dentro di me, per affrontare una quotidianità dove la parola "crisi" è ormai di uso quotidiano, dove le difficoltà e gli imprevisti sono all'ordine del giorno, dove tutto appare così precario eppure così prezioso ai miei occhi.
Certe volte quel coraggio di alzarmi dal letto la mattina e affrontare tutte le brutalità del mondo, mi manca. Preferirei di gran lunga continuare a nascondermi sotto le coperte calde e rassicuranti del menefreghismo e dell'indifferenza... ma poi il prezzo da pagare si fa troppo alto e allora anch'io, con timida pazienza, cerco di tessere le trame di una vita fondata sul coraggio, quello vero, quel coraggio che fa rima con responsabilità, dovere, fiducia, amore, fede.
Alcuni affermano che oggi ci vuole coraggio per vivere.
Effettivamente, non ne hanno tutti i torti...
