domenica, giugno 28, 2009

la Vita e la Morte

Sdraiata
nel mio pezzetto di cielo
guardo questo muoversi invisibile
di gente che passeggia indifferente
sull'asfalto ricoperto di parole vuote
l'ipocrisia del tempo che viviamo
tutta questa pioggia amara
le lacrime del nostro fratello affamato di verità
stretto alle parole di chi mente
di gente che passeggia indifferente in quegli occhi vuoti di speranze
La Vita e la Morte
in un attimo sciolte nello stesso bicchiere rotto
dal vetro così bello che non ti accorgi del pericolo che nasconde
Sdraiata inutilmente
nel mio pezzetto di cielo
la stessa cattiveria che sento
ricopre le mie mani inutili
questo male senza senso
a cui nemmeno il mio Dio
sa dare una ragione

giovedì, giugno 25, 2009

parole,rumori,giorni

Ve la dedico ...
perché é bello sperare
guardare avanti
credere che ci sia un futuro
rimboccarsi ora le maniche
e scrivere adesso la nostra storia.

.. siamo ancora in tempo per ricominciare a ridere
siamo ancora in tempo per scrollarsi tutto e vivere ..

parole
rumori
giorni
attese speranze
e sogni
lontani
vicini
chi lo sa
chi lo sa
....

lunedì, giugno 22, 2009

E abitavo sul mare (2)


Ricordo bene quel giorno
in cui mi donasti il tuo sorriso dolce
c'era il sole caldo e accogliente
ricordo le tue mani

piene di viaggi da raccontarmi

seduta sul bordo della tua malinconia
ti ascoltavo
senza fretta
i tuoi occhi sussurravano speranze
e la casa sul mare che avevamo costruito
pareti di sabbia dorata aperte al cielo
decorata di conchiglie e piccole pietre
raccolte insieme
quando la luna prendeva per mano la mia gioia
e la conduceva a sposarsi con la realtà dei doveri
sempre lì come un rifugio ogni tua parola

per scappare quando la quotidianità stringeva il respiro
sapevi rassicurare ogni paura.
Ricordo bene quella notte
in cui piovve così tanto
che non sapevo più distingerla dalle lacrime sul mio viso
mi dissi addio con fretta e semplicità
la voce forte ma quasi a sussurrare il dubbio
dietro un corpo ora ricco di inutilità

figlia dei sogni che nascondevo dietro la sincerità

avrei lasciato volentieri la rabbia scivolare in quell'acqua
rabbia che invece come fiamma continuò a far male

la pelle ricoperta di bugie
tanto che il sole faceva ribrezzo.
Ricordo bene quell'alba
le mie mani affondare piano piano
nella luce che veniva
scivolare ogni amarezza dopo il tempo
trascorso a bucarsi l'Anima con il rimorso
nella notte stanca che andava via
stava rinascendo negli occhi dipinti del domani
la mia voglia di riprendere a sorridere.

giovedì, giugno 18, 2009



Chiudo gli occhi
tocco quella pace con la voce del silenzio
chiudo gli occhi
lacrimano giorni sulla pelle
ricordo che c'era la neve
e l'odore del fieno
quella casa sempre aperta alla vita
le corse a piedi nudi sull'erba bagnata
la spensieratezza dell'infanzia
il tempo della bellezza perduta
senza dubbi senza paure
i sorrisi sulla rossa bocca
gratuiti come una felicità ora
camuffata da dionisiache vesti

quella luce così forte senza fare mai male
per volare bastava aprire le braccia al cielo
chiudo gli occhi
l'asciutta verità scivola oltre il calendario
chiudo gli occhi
sento solo il respiro del mare
le mani trasudano di stanchezza
ora che volare é faticoso
ora che sognare è un privilegio concesso a pochi
chiudo gli occhi e assaporo ancora
quell'età meravigliosa forse perduta
vorrei di nuovo le mie ali fatte di carta
per volare come prima
ora che ho perso la strada verso me stessa

sabato, giugno 13, 2009

l'arrivo dell'estate


svaniscono le foglie
pezzi di me tra le stelle
scende dolce la pioggia
pezzi di ricordi bellissimi
tra le lacrime si confonde un sorriso
scivola la malinconia che sento
nella notte che viene raccolgo pensieri di carta
nell'estate che nasce
pezzi di noi inseguendo il passato
tra le righe di impressioni tristi
su una pagina bianca disegno
l'emozione della nostalgia di un tramonto
scrivo delle foglie che cadono
come pioggia a dare freschezza
tra le stelle di un'altra notte inutile
incertezze e pugni nel cuore e libertà tra sospiri e verità
pezzi agrodolci di un'esistenza
e mentre questa luce a poco a poco svanisce
con indifferenza e senza far male
si affaccia l'incertezza tra gli occhi
quella meravigliosa incertezza
precario salto nel vuoto
che aspetta solo me

giovedì, giugno 11, 2009

risvegli

Risvegli è un film del 1990 diretto dalla regista Penny Marshall con Robert De Niro e Robin Williams. Il film è basato sui ricordi e l'esperienza di Oliver Sacks raccolte in un suo libro, Awakenings ("Risvegli"). Diretto da Penny Marshall, il film vede insieme star come Robert De Niro, Robin Williams, John Heard, Julie Kavner, Penelope Ann Miller e Max Von Sydow.

Il film racconta la storia vera di un dottore (Oliver Sacks, nella finzione Malcolm Sayer) che, nel 1969, scopre l'effetto positivo di un nuovo farmaco, la L-DOPA, sulla scorta delle nuove evidenze che il farmaco stava allora acquisendo nella terapia del morbo di Parkinson. Egli somministra questa "medicina" ad un paziente affetto da catatonia. Questo stato rappresentava l'evoluzione finale dei danni cerebrali provocati, decenni prima, dall'encefalite letargica, che complicò l'epidemia di influenza, nota come spagnola, nell'arco di tempo 1917-1928. Il dottor Sayer osservò una somiglianza tra la condizione dei pazienti catatonici a cui somministrò la levo-dopa e l'amimìa e acinesìa tipiche dei pazienti parkinsoniani. Leonard Lowe (interpretato da Robert De Niro) e il resto dei pazienti vengono risvegliati dopo aver vissuto per decenni in stato catatonico e si ritrovano a vivere una vita del tutto diversa dalla precedente.

Sayer ha rimosso tutti i suoi pazienti da uno stato quasi incosciente ma, col passare del tempo, capisce di non poterli fermare dal ritornare di nuovo nello stato "dormiente". La Levo-dopa infatti dà rapidamente assuefazione, da qui la necessità di un continuo incremento del dosaggio, con la comparsa degli effetti collaterali tipici come tic, movimenti involontari, allucinazioni e cambiamento dell'umore con note di aggressività e deliri persecutori. Leonard Lowe, il primo paziente ad essere "risvegliato", è anche il primo a sviluppare gravi problemi a causa degli effetti collaterali del farmaco, e tutti gli altri pazienti non vogliono arrivare alla sua stessa situazione. Col passare del tempo, Leonard comincia ad avere spasmi per tutto il corpo, a fare fatica a muoversi ed a parlare a causa dei frequenti tic. Leonard, comunque, chiede a Sayer di continuare a dargli la medicina, di controllarlo e di filmarlo poiché vorrebbe un giorno contribuire alla scoperta di un medicinale che potrebbe salvare la vita ad altri. Egli si interessa inoltre ad una donna di nome Paula, il cui padre è uno dei pazienti dell'ospedale.

Leonard e Sayer, inoltre, si scontrano con l'amministrazione dell'ospedale che si rifiuta di permettere loro di far uscire i pazienti. Sayer, riluttante, accetta la decisione mentre Leonard vuole cominciare a vivere la sua nuova vita dopo essere stato per molti anni addormentato. Presto però Leonard torna al suo stato catatonico, e ciò si rivela molto difficile da accettare per le infermiere, per Sayer, ma specialmente per la madre di Leonard. Sayer dice al gruppo di assegnazione dei donatori dell'ospedale che, sebbene il "risveglio" non possa essere totale, può essere una ripresa di vita anche solo per un piccolo periodo. Sayer, tuttavia, si sente depresso per non essere riuscito a "risvegliare" del tutto Leonard, ma Eleanor gli rivela che Leonard lo considerava il suo migliore amico. Sayer, ricordando il consiglio dello stesso Leonard di vivere ogni minuto della vita, chiede a Eleanor di uscire a prendere una tazza di caffè insieme.


Film che mi ha emozionato in modo indescrivibile ... dolce, reale e doloroso scorcio come la nostra stessa Vita, con la straordinaria interpretazione di R.De Niro e la musica che ha saputo tinteggiare la trama con altrettanta delicatezza e bravura ...

Ecco una delle scene più emozionanti del film:



Ed ecco la colonna sonora del film con alcuni degli spezzoni:



Se non lo avete visto ve lo consiglio ... ne vale davvero la pena.

lunedì, giugno 08, 2009

venerdì, giugno 05, 2009

in attesa

In attesa
di risposte che non verranno
della luce di un'alba
che sappia darmi coraggio
di parole che vorrei udire
in attesa
di un sorriso che é sepolto nel rancore
delle splendide stelle dentro cui sognare
per attaccare alla loro coda lucente i desideri mancanti
in attesa
che il mare riprenda a parlarmi come prima
sciogliendo l'amarezza dalle labbra secche di gioia
e donando ancora bellezza alla pelle ansiosa di certezze
In attesa
che questa paura vada via per sempre
per riprendere a volare nel mio cielo ....

lunedì, giugno 01, 2009

pioggia

la pioggia
purificatrice fredda leggera
respiro l'odore di questa pioggia
chiudo gli occhi e i ricordi tornano a ieri
sorrido al pensiero che partoriscono le mani
tu mi guardi e mi chiedo ..
... cosa vuoi da me?
respiro l'odore della pioggia
chiudo gli occhi e sento quell'unica musica
lacrime splendide a confondere il passaggio
non voglio tornare indietro
non voglio che i miei occhi sanguinino ancora
non voglio stare più così male da sentire pugnalare l'Anima
la pioggia
accogliente abbraccio nella notte
respiro il tuo odore
e confondo la tristezza nelle stelle
non riesco più a fidarmi
le bugie sono state troppo e adesso anche le carezze fanno male ..
tu mi guardi e io mi chiedo ..
... cosa vuoi da me?
tu cerchi il mio abbraccio ..
ma dopo quello che mi hai fatto posso solo respingerlo
la piogg
ia
purificatrice fresca allont
ana ogni male
....

Planare...

Dolcemente i sogni racchiudono le mani rincorrerò per sempre i tuoi occhi naufragare tra le tue braccia è mortale per me  ma è quasi ...