Mai potrei
ferire quei tuoi occhi belli
che profumano d'immenso
mai potrei
scagliare fiamme con le mani
nell'azzurro della tua anima
mai mi vedrai
sputarti addosso la mia rabbia
senza sentirmi parte di quella colpa
Cercherò
ogni giorno
la dolcezza che spacca l'anima
la bellezza che va oltre il desiderio
la gioia che profuma di speranza i giorni più brutti
Accanto a te io cercherò me stessa
e troverò la pace delle onde dopo la tempesta
e troverò il canto soave del vento
e troverò una mano gentile
che accarezza la mia anima
che toglie dal cuore ogni peccato
che purifica la mente da ogni paura
che porta luce in questo buio quotidiano
Mai potrei
ferire quei tuoi occhi delicati
mai potrei
essere altro da ciò che sono, adesso
mai potrei
allontanarmi da te, ora
senza lasciare parte di me nel tuo cuore
Conoscendo te, adesso
io conosco me, ora
e tutto questo mondo zoppicante di parole e di vuoti assordanti
inizia a prendere forma tra le mie braccia
accanto a te, io trovo me
e tutto questo brulicante vociare di persone
piano piano si zittisce
e dalla percezione distorta dei miei occhi
emerge un'immagine nuova, diversa, pulita
e tutta questa ubriachezza provocata dall'incomprensione
piano piano si assottiglia
Vedo due mani intrecciate
vedo due volti che si sorridono
vedo orme sulla terra disegnate vicine
vedo noi due
l'uno accanto all'altro
camminare lentamente ma con decisione verso l'orizzonte
mentre ci immergiamo in quella parte di universo verso cui tutto converge
quella parte di cielo verso cui tutti alziamo lo sguardo
quella stella che tutti invochiamo
verso questa speranza
verso questa musica
verso questa irreale pace
che stento a chiamare con il suo nome
che ho paura di chiamare
che ho paura
di dire
non riesco
a chiamarti
amore
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