lunedì, gennaio 20, 2020

In un giorno d'inverno

Aggrappata ai miei desideri 
Ingabbiata dalle mie paure
Ti ho atteso per ore sul quadrante dell'orgoglio 
Il vento ha stropicciato i miei vestiti 
E la pioggia ha lavato via ogni colpa
Ti ho atteso per giorni
Con il libro di poesie tra le mani
In piedi sulla porta della mia esistenza fragile
Per troppo tempo ho creduto che fossi tu ciò che volevo da un uomo
Per poi rendermi conto amaramente 
Che rappresenti solo la copia inesatta dei miei sogni
Aggrappata a ricordi frammentati 
Ingabbiata da un passato sbagliato e troppo ingannevole
Ti ho perso immediatamente 
Nel momento in cui ho confessato a me stessa
La realtà di cui fosse composta la tua anima solitaria 
Poca dolcezza scavata dai tagli
Troppa empatia nascosta da cumuli di delusioni infantili 
Ti ho salutato in un giorno d'inverno 
Sulla soglia della mia esistenza rinnovata 
Oggi mi volto indietro solo per raccogliere un poco di malinconia
Imbottigliarla tra i vasi di parole che a volte rileggo 
E poi tornare a scrivere un capitolo nuovo 
Tra le foto scattate in questa tempesta 
Che nasconde luci di immensa bellezza 
Nascoste oltre le barriere della mia tristezza 

2 commenti:

tangalor ha detto...

molto belle le tue parole.

Mi parlano di un saluto, di dolore, di qualcosa di bello di scoperto in qualcun altro e di non vissuto a pieno.

Mi ricorda una storia vissuta qualche mese fa anche a me.

Mi ritrovo nelle tue parole, belle parole, scrivere blocca su carta quei pensieri e credo aiuti.

zoé ha detto...

Grazie per il passaggio! Si... storie apparentemente comuni legate tutto dallo stesso filo

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